Chi ha inventato le lenti a contatto e cosa c’entra Leonardo da Vinci?

Chi ha inventato le lenti a contatto? Noi ti raccontiamo tutta la storia dall’inizio! Scopri che cosa c’entra Leonardo da Vinci con le lenti a contatto e chi ha sviluppato, nel corso dei secoli, questa tecnologia, a partire dalle prime lenti in vetro a quelle in plastica, fino alle lenti a contatto morbide in idrogel. Scopri i segreti di questo supporto ottico e tutte le lenti a contatto che trovi da Ottica Montanaro a Torino.

Chi ha inventato le lenti a contatto: la storia.

Chi ha inventato le lenti ha contatto? Come spesso accade per le grandi invenzioni, il merito non è di un’unica persona, ma va suddiviso tra più “inventori”. Nel corso dei secoli, tanti professionisti con storie diverse hanno reso possibile il perfezionamento di quelle che oggi definiamo lenti a contatto.

Tutta la storia sarebbe troppo lunga da raccontare, ma in questo articolo cercheremo di individuare i momenti fondamentali per soddisfare le principali curiosità.

Il principio ispiratore delle lenti a contatto fu già individuato nel Rinascimento, ma fu soltanto nel tardo Ottocento che vennero costruite la prime lenti a contatto in vetro. Per quelle in materiale plastico si dovette attendere il Novecento, fino ad arrivare a quelle odierne che tutti conosciamo.

Se il mondo dell’ottica ti affascina, puoi soddisfare subito un’altra grande curiosità: “Chi ha inventato gli occhiali da vista?”. Un nostro articolo parla proprio di questo.

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Cosa c’entra Leonardo da Vinci con le lenti a contatto?

Dietro all’invenzione delle lenti a contatto c’è proprio lui! Ma cosa c’entra Leonardo da Vinci con le lenti a contatto? Il suo interesse nell’approfondire l’anatomia e la fisiologia del sistema visivo era strettamente legato al suo essere pittore, un vero e proprio osservatore del mondo.

Il prototipo di Leonardo.

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Nel 1508Leonardo Da Vinci venne un’idea rivoluzionaria: applicare all’occhio una semisfera di vetro per migliorare il potere della vista. Da Vinci disegnò così un dispositivo di vetro contenente acqua, da disporre sulla superficie corneale. L’esperimento confermò che si produceva un cambiamento ottico fra la superficie interna della sfera e quella esterna della cornea. Il principio era corretto, ma la sua applicazione pratica risultò molto difficoltosa a causa dei limiti tecnologici dell’epoca.

Il prototipo di Cartesio.

Nel 1636 fu il filosofo Cartesio (René Descartes), a raccogliere la preziosa eredità teorica di Leonardo da Vinci pubblicando “La Diottrica, in cui perfezionò l’idea originaria spiegando che un tubo riempito d’acqua e appoggiato sulla cornea – avente una lente all’estremità che sia esattamente sovrapponibile alla cornea stessa – annulla o riduce le anomalie refrattive dell’occhio.

Di fatto, purtroppo, anche questa idea non si rivelò pratica per le dimensioni e la forma del dispositivo che impediva di battere le palpebre. I tempi non erano ancora maturi!

Le prime lenti a contatto della storia in vetro e in plastica.

Quando furono inventate le prime lenti a contatto della storia in vetro e in plastica? Per la realizzazione del primo modello anatomico e funzionante di lenti a contatto si dovette attendere la fine dell’Ottocento. I primi prototipi in plastica, invece, furono realizzati negli anni ‘30 del Novecento e perfezionati in seguito. Ma vediamo nel dettaglio la storia dell’invenzione delle lenti a contatto.

Chi ha inventato le lenti a contatto: le prime lenti a contatto in vetro.

Adolf Gaston Eugen Fick
  • 1887August Müller, un maestro vetraio tedesco, produsse la prima copertura corneale in vetro con potere diottrico con cui riuscì a correggere la propria miopia di -14 diottrie.
  • 1888Adolf Fick, medico svizzero di Zurigo, costruì le prime lenti a contatto in vetro soffiato e fece le prime osservazioni sulle alterazioni fisiopatologiche della cornea e del film lacrimale.
  • Fino agli anni ’30 del Novecento, furono prodotte e messe in commercio soltanto lenti in vetro.

Tutte queste lenti erano in materiale vetroso, ad appoggio sulla sclera, di grande diametro e mal sopportate fisiologicamente. Questi dispositivi, indossabili per massimo una o due ore, impedivano all’ossigeno di raggiungere l’occhio e aumentavano sensibilmente il rischio di infezioni.

Chi ha inventato le lenti a contatto: le prime lenti a contatto in plastica.

    • 1936 – fu l’americano William Feinbloom a inventare le prime lenti a contatto in plastica, sostituendo il vetro con un materiale polimerico. Questo materiale, più confortevole, risultava altamente biocompatibile, pesava molto meno del vetro e poteva essere plasmato.
    • Nello stesso periodo l’ungherese Josef Dallos compì un percorso analogo in Europa, lavorando sulle lenti in materiale plastico e perfezionando anche i modelli in vetro.
    • 1948le prime lenti corneali rigide completamente in materiale plastico furono realizzate invece da Kevin M. Tuohy, un brillante ottico californiano. Queste lenti, come quelle attuali, occupavano soltanto l’area della cornea.

    Ma un’altra rivoluzione stava per arrivare! Pochi anni dopo, furono inventate le lenti a contatto morbide.

lenti a contatto morbide invenzione

Lenti a contatto morbide. Quando sono nate? 

Chi ha inventato le lenti a contatto morbide e quando sono nate? Nel 1961 Otto Wichterle, un ricercatore cecoslovacco con l’aiuto del suo collega Drahoslav Lim, realizzò le prime lenti a contatto in idroxietilmetacrilato (HEMA, un componente assorbente in plastica morbida di sua invenzione), che avrebbe cambiato per sempre questo mercato aprendo la strada alle moderne lenti a contatto in idrogel. L’idea era di bilanciare ossigenazione e idratazione per massimizzare il comfort. Il nuovo materiale garantiva un passaggio di ossigeno 5 volte superiore!

La famosa azienda americana Bausch & Lomb, nel 1971, mise in commercio le prime lenti a contatto morbide della storia. Essendo più sottili e più confortevoli rispetto alle lenti a contatto rigide, le nuove lenti morbide aumentarono la popolarità delle lenti a contatto che, così, acquisirono credibilità agli occhi del grande pubblico. Oggi circa il 90% delle lenti a contatto vendute sono lenti morbide.

Quanti tipi di lenti a contatto esistono oggi? 

L’evoluzione delle lenti a contatto continua. I dispositivi oggi in commercio sono in grado di correggere difetti visivi molto diversi come miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia e anche più difetti visivi insieme (lenti a contatto multifocali). E poi, hanno una capacità crescente di isolare gli agenti esterni e di filtrare i raggi UV.

Quanti tipi di lenti a contatto esistono oggi? Per semplificare, suddividiamole in tre macrocategorie.

quanti tipi di lenti a contatto esistono oggi

Lenti a contatto in base al materiale

  • Lenti a contatto morbide. Realizzate in Hema, silicone e altri materiali idrofili, sono di gran lunga le più diffuse in commercio e garantiscono massimo comfort visivo e facilità di utilizzo.
  • Lenti a contatto rigide. Costituite da polimeri vetrosi, sono più difficili da applicare e rimuovere, ma più performanti a livello di correzione, resistenza e durata nel tempo. Sono indicate per chi è allergico agli altri materiali, in caso di astigmatismo, miopia o ipermetropia severa.

In base alla funzionalità

  • Multifocali. Queste lenti a contatto funzionano più o meno secondo il principio degli occhiali multifocali dotati di lenti progressive o bifocali. Correggono più difetti insieme e garantiscono una buona visione sia da vicino sia da lontano, grazie alla molteplicità di punti focali.
  • Toriche. Queste lenti a contatto, un po’ più costose rispetto alla media, sono caratterizzate da diverse gradazioni di messa a fuoco sulla superficie. Sono particolarmente indicate per chi soffre di astigmatismo e sono dotate di segni grafici che facilitano l’applicazione.
  • Ibride. Queste lenti presentano sia una componente rigida al centro, sia morbida lungo l’anello esterno. Le lenti a contatto ibride sono indicate in caso di anomalie nella curvatura della cornea o per le persone che hanno problemi nell’applicare le classiche lenti a contatto rigide.

In base alla durata

  • Usa e getta giornaliere. Sono le più costose, ma anche le più igieniche e semplici da mantenere, dal momento che una volta utilizzate devono essere buttate e sostituite.
  • Lenti a contatto monouso. Devono essere tolte prima di andare a dormire perché non consentono un utilizzo h24. A seconda del tipo, possono essere sostituite ogni giorno, ogni settimana, ogni mese oppure ogni tre mesi. Garantiscono un minor rischio di infezioni e irritazioni rispetto alle lenti a contatto per uso prolungato.
  • Lenti a contatto per uso prolungato. Al contrario delle lenti monouso, vengono prescritte per un arco di tempo più lungo (di solito circa una settimana), senza dover essere rimosse. Si possono portare anche durante il sonno, ma vanno tolte almeno una volta alla settimana per le operazioni di pulizia e disinfezione.

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